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  1. Chieti, genitori evitano alla bimba il debito pubblico che ciascuno di noi ha dalla nascita
    di Katia Giammaria www.ilcentro.gelocal.it

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    debito
    signoraggio
    By Neo Ivan Nocent il 18 May 2014
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    Il primo caso in Abruzzo, la scelta di una coppia dopo una complessa procedura:
    «Nostra figlia è indipendente dall’Italia»

    CHIETI. Non hanno voluto cedere la loro piccola allo Stato italiano come ogni genitore fa quando iscrive il proprio figlio appena nato all’anagrafe del Comune di nascita. È accaduto a Ortona, una giovane coppia, Davide impiantista e Ilenia casalinga, si è affidata all’assistenza legale di Sos utenti, l’associazione con sede nella città di San Tommaso, che combatte con successo i casi di usura bancaria. Ed è proprio il presidente onorario del sodalizio Gennaro Baccile e la moglie che hanno fatto da testimoni a questa singolare procedura, la seconda in Italia – il primo caso si è verificato nel Comune di Milano – che ieri mattina ha bloccato per un paio d’ore l’ufficio municipale ortonese.
    La piccola da ieri è sovrana, appartiene a sé stessa e deve sottostare alle leggi del diritto internazionale e non a quello dello Stato italiano. Per essere chiari, non è che sia esente dal rispetto delle regole civili e penali cui ogni uomo è tenuto, anche se vivesse in Inghilterra o in India, ma non a quelle dello Stato fiscale, che all’atto di nascita già ti carica di un debito quello pubblico. «Esisti per questo ti tasso». Ecco la piccola ortonese ha rotto uno schema: non sarà compresa in quelle statistiche che ti trasforma in un debitore ancora prima della nascita. Cosa succede quando i genitori iscrivono all’anagrafe il proprio figlio? L’atto viene stilato con il nome e cognome del nato in lettere maiuscole. «Con questo documento», spiega Baccile, «si permette la completa cessione del bimbo alla Corporation Italia, una società privata a sua volta associata alla Sec (Securities and Exchange commission, l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori ndr), contestualmente si emette un bond, una obbligazione e sulla testa del neonato, solo perché esiste, su di lui grava già il debito pubblico.
    Ecco questo David e Ilenia Seccia non lo hanno permesso, non hanno permesso che la loro bambina, potesse perdere la sua indentità umana per diventare una finzione giuridica». Naturalmente la volontà dei genitori ha creato qualche problema ai dipendenti dell’anagrafe ortonese, forse all’oscuro di questo singolare vincolo cui ogni italiano all’atto di iscrizione all’anagrafe resta imbrigliato. Questo è il secondo caso in Italia, il primo è avvenuto a Milano. Ma ad Ortona è successo qualcosa di più. Infatti mentre a Milano, l’ufficiale dell’anagrafe ha preso atto della volontà dei genitori con un verbale, e segnalato il fatto alla procura della repubblica, quello di Ortona, anche guidato dai legali di Sos utenti, ha iscritto la bambina in un altro foglio, con diverso numero di protocollo, il numero 1 di un registro che probabilmente avrà altri adepti. In quel documento è scritto il nome della piccola «della dinastia Seccia». «Tutto rigorosamente con maiuscole e minuscole a loro posto», aggiunge Baccile, «e non come un McDo...

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    Last Post by Neo Ivan Nocent il 18 May 2014
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  2. Il ciclo del debito e della moneta FIAT (signoraggio) spiegato a mio figlio.

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    P.S. A parte la questione "privatizzazione" delle banche centrali (che sostanzialmente non è corretta perlomeno sotto il profilo formale), per il resto spiega tutto benissimo.
    Si badi bene, altra cosa, il signoraggio è spiegato correttamente ma viene "esteso" come significato della parola, il che è un'altra "correzione".

    - <<papà tu ti occupi di debito pubblico e di economia per le testate e i blog per i quali scrivi?>>

    - <<diciamo di si, tanti se ne occupano in questo momento anche perché è uno degli argomenti portanti di questo periodo di crisi economica. Perché me lo chiedi?>>

    - <<perché voglio cercare di capire cos’è il debito pubblico e poi su internet, su facebook, non si parla di altro se non di questo e del signoraggio bancario. Molte cose non le capisco, pare essere un argomento complesso.>>

    - <<in realtà l’argomento non è complesso. Uno dei segreti della riuscita di questo sistema economico monetario sta proprio nella sua banalità, così semplice che è facile sfugga alla mente. Non ti fare spaventare dall’istituzionalità delle argomentazioni. Quando si parla di debito pubblico si parla dello stesso debito che tu concepisci benissimo riguardo l’acquisto di una lavatrice a rate. E’ la stessa identica cosa. Nessuno è più proprietario delle sue ricchezze e del suo benessere, ne della sua salute. E’ tutto prestato, tutto a debito, in tutto il mondo. Più una nazione è ricca più il suo debito è alto. E’ come se in questa casa fosse vietato possedere qualcosa e fosse obbligatorio avere tutto in prestito a rate e con gli interessi. In un mondo così chi ha più cose di conseguenza ha più debito.>>

    - <<e’ questo sarebbe il signoraggio bancario?>>

    - <<no, questo è il sistema economico basato sul debito. Il signoraggio è solo una piccola parte di questo sistema anche se nell’ultimo decennio se ne sono esasperati i limiti tanto che il signoraggio bancario si è trasformato molto. Si continua ad usare questo termine per sintetizzare il concetto di privatizzazione della moneta e del guadagno che le banche private come la BCE e la Federal Reserve ne ricavano distribuendola, ormai a prestito e a debito.>>

    - <<non credo di aver capito.>>

    - <<ok. Cercherò di raccontarti la storia in modo da farti degli esempi facili perché sta nella semplicità il trabocchetto. Sei pronto? Seguimi bene.>>

    - <<ci sono!>>

    - <<tutto nasce in Italia (cominciamo bene!) con le repubbliche marinare, specialmente quelle di Genova e Venezia. Dai porti di queste città partivano navi cariche di beni dirette verso altre nazioni, città, repubbliche. Le merci trasportate venivano vendute o in cambio di altre merci o in cambio di monete (gettoni in verità) d’oro. Tutti i beni avevano un valore di mercato basato sull’equiparazione con altri beni o sul valore in oro deciso dal mercato.>>

    - <<come oggi?>>
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